
Sto bene… ma non sempre è così: riflessioni sulla fragilità e la resilienza
Ehi, come stai?
Sto bene, o almeno così sembra agli occhi degli altri. Ma dentro di me, a volte, è come se portassi un castello sulle spalle, e senza accorgermene qualche mattone cade silenziosamente. Sto bene, ma le mie difese, quelle che costruisco ogni giorno, talvolta si sgretolano come sabbia tra le dita, rivelando una fragilità che nemmeno immaginavo di avere.
Sto bene, eppure ci sono giorni in cui le lacrime scivolano via senza chiedere permesso, lasciando dietro di sé un silenzio carico di emozioni non dette. Sto bene, ma mi guardo allo specchio e a volte faccio fatica a riconoscermi, come se fossi diventato un enigma da risolvere, un mosaico di pezzi che ancora non combaciano.
Sto bene, e continuo a coltivare speranze, come fiori delicati esposti al vento. Ogni piccolo sogno sembra fragile, eppure è proprio quella fragilità a rendere la speranza tanto preziosa. Sto sempre bene… eppure, la stanchezza si posa su di me come una leggera nebbia, smorzando la luce dei miei occhi e avvolgendomi in una calma malinconica.
E allora mi ricordo che va bene non essere sempre invincibili. Va bene sentire la fatica, accogliere le lacrime e riconoscere la propria fragilità. Perché è proprio attraverso questi momenti, così sottili e intensi, che impariamo a conoscerci davvero, a crescere e a valorizzare ogni istante di gioia e serenità.
Sto bene… e sto imparando che la forza non è l’assenza di debolezza, ma la capacità di andare avanti nonostante tutto.


Ricominciare da Me
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