Forse sarò un’anima fuori posto,
un cuore che ancora danza
mentre il mondo costruisce muri.
Ma sento, nel profondo,
che chi vive con rancore
è come un albero rinsecchito
che non darà mai frutti.
Che chi trama vendetta
finisce per intrappolarsi
nella rete del proprio odio.
Che l’orgoglio,
quando si gonfia troppo,
trascina giù come una nave
che affonda nel proprio peso.
E poi c’è l’amore.
L’amore che si insinua
tra le crepe della durezza,
che resiste alle tempeste,
che non ha bisogno di vincere battaglie
perché è già vittoria di per sé.
Anche quando ti senti accerchiato,
quando il mondo ti osserva
con occhi carichi di disprezzo,
quando sembra che ogni porta si chiuda
e ogni voce sussurri parole taglienti,
non lasciare che il buio ti prenda.
Rimani saldo nella tua luce.
Anche se tremi.
Anche se sanguini.
Anche se tutto attorno a te
sembra crollare come castelli di sabbia
spazzati via dalla marea.
Perché l’amore, quello vero,
non ha bisogno di applausi,
non si sporca per restare in piedi,
non si piega alla brutalità del mondo.
L’amore, silenzioso e ostinato,
è sempre la risposta.
Ed è l’unica forza
che alla fine,
senza rumore,
vince.
